Ad inizio anni '90 Wolverine viene preso in mano per sette anni consecutivi dallo scrittore Larry Hama (J.I. Joe) che, grazie al talento artistico di Marc Silvestri, Mark Texeira, Adam Kubert e Leinil Francis Yu, contribuì negli anni all'evoluzione definitiva del personaggio. Tutta la run coincide con il periodo d'oro e la massima esposizione mediatica degli X-Men, rendendo così Wolverine uno dei personaggi Marvel più famosi al mondo. Quando Hama assunse l'incarico tirò fuori Wolverine da Madripoor, che era ormai una specie di luogo senza uscita dal punto di vista della sceneggiatura, e lo riportò al suo posto: la natura selvaggia canadese, mettendolo a confronto con i demoni del passato e con la natura stessa del suo essere. Wolverine tenta di controllare la bestia che lotta dentro di lui mentre cerca il suo posto come membro degli X-Men. In X-Men 25 (1993), al culmine del crossover "Attrazioni Fatali", Magneto rimuove con l'adamantio dallo scheletro di Wolverine. Questo enorme trauma fa bruciare il suo fattore di guarigione e porta anche alla scoperta che i suoi artigli sono in realtà di osso. Hama inizia dunque a narrare una serie di avventure durante le quali Wolverine lascia per qualche tempo gli X-Men, senza il suo fattore di guarigione. Il processo di mutazione lo farà degenerare fisicamente in uno stato più primitivo e bestiale, trasformandolo temporaneamente in una forma semi-senziente simile ad una bestia.
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