X-Factor è un gruppo di mutanti dell'universo Marvel che ha avuto negli anni varie formazioni con diverse serie che presentano le avventure di agenzie governative e/o investigative. Nell'Ottobre 1991, su X-Factor n.71, ingaggiati lo scrittore Peter David (Hulk) e il disegnatore Larry Stroman (poi sostituito da un esordiente Joe Quesada), la Marvel ridette vita alla testata: nuove storie, nuovi membri e nuove alleanze si intrecciavano su uno sfondo tutto nuovo, quello governativo. X-Factor fu la prima squadra di mutanti ad essere pagata per compiere il proprio dovere, comprendeva personaggi "secondari" come Havok, Polaris, Uomo Multiplo, Forzuto, Quicksilver e Wolfsbane. Anche se non nota come gli altri albi del franchise legato agli X-Men, X-Factor seppe farsi notare grazie alla dose di humor e riferimenti colti che lo scrittore Peter David aggiungeva in ogni episodio e che contribuivano a sviluppare sia la psiche dei personaggi che il livello della serie. David lasciò nel 1993 ed al suo posto subentrarono Scott Lobdell e J. M. DeMatteis ai testi e Jan Duursema ai disegni che imposero alla serie nuovi ritmi ed atmosfere più tragiche, nonché nuovi personaggi come l'inventore mutante Forge. Nel 1995 Il nuovo scrittore John Francis Moore, affiancato dal disegnatore Steve Epting e poi da Jeff Matsuda, per svecchiare la testata introdusse nuovi personaggi come Mystica, Sabretooth, Shard e Wild Child affiancandoli a quelli rimasti dalla precedente gestione. Tuttavia neanche il cambio di atmosfere da quelle reali ed ironiche di David a quelle più serie e spionistiche dello scrittore Howard Mackie, servì ad attrarre il pubblico che andava via via diminuendo. La serie terminò nel 1998 con il n. 149, dove si assiste alla morte di Havok.
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